Come la F1 sta affrontando il divario prestazionale tra le scuderie nel 2024, con un’innovativa strategia di budget extra.
In F1, il termine “gap” assume un significato cruciale, riferendosi alla differenza strutturale e prestazionale tra le scuderie. I team di punta godono di strutture più avanzate e efficienti, un vantaggio non trascurabile. Per ridurre questo divario, è stata introdotta l’idea di un budget extra, inizialmente fissato a circa 50 milioni di dollari, per rafforzare le infrastrutture operative dei team più piccoli. Tuttavia, questa cifra si è rivelata insufficiente, sollevando la richiesta di un raddoppio del budget.
La polemica dei team più ricchi
La proposta di aumentare il budget ha generato tensioni, in particolare tra le scuderie più abbienti, riluttanti a concedere un vantaggio così marcato ai rivali minori. Durante i meeting, è emersa la richiesta anche da parte dei grandi team di beneficiare di questo extra budget. Questo ha portato a un impasse, successivamente risolto attraverso negoziati e studi approfonditi.
Tre categorie finanziarie in F1
Per gestire meglio questa situazione, la FIA ha stabilito un sistema che suddivide i team in tre categorie finanziarie, basandosi sui risultati della stagione 2023. Le squadre con prestazioni più basse, come Williams, Haas, Sauber e AlphaTauri, avranno a disposizione 65 milioni di dollari. Il gruppo medio, composto da Aston Martin, Alpine e McLaren, potrà investire 53 milioni, mentre per i top team come Ferrari, Red Bull e Mercedes, il budget sarà limitato a 51 milioni.
Questo nuovo schema finanziario potrebbe aiutare a ridurre il famoso gap in F1, con i team meno favoriti che hanno ora 14 milioni in più da investire in strutture e attrezzature. Sebbene i vantaggi non siano immediatamente visibili, si spera che questo uso mirato dei fondi extra contribuisca significativamente alla competizione.
La complessità di questo sistema ha sollevato dubbi, come espresso da Frederic Vasseur di Ferrari, che auspica regole più semplici e trasparenti in F1. L’obiettivo è evitare future complicazioni nella gestione di queste normative, mantenendo un equilibrio tra competitività e giustizia finanziaria.
In definitiva, l’introduzione di questo budget extra in F1 rappresenta un tentativo audace di bilanciare le forze in campo, affrontando il gap strutturale e prestazionale tra i team. Se ben gestito, potrebbe segnare un importante passo avanti verso una competizione più equa e imprevedibile.